Per questa terza generazione, la compatta a cinque porte BMW Serie 1 ha abbandonato la trazione posteriore, che l’aveva sempre caratterizzata, per quella anteriore. Restano comunque disponibili le 4×4, e in ogni caso la guida è gradevole e molto equilibrata (specie con il cambio automatico a otto rapporti), anche con i motori meno potenti. Elevato il comfort, soprattutto scegliendo le sospensioni a controllo elettronico. Il motore disposto in senso trasversale anziché longitudinale (come era in precedenza) ha consentito di avere un cofano più corto, a vantaggio dello spazio nell’abitacolo (ora nella media della categoria). Migliora un po’ anche il bagagliaio: a divano in uso ci sono 45 litri in più. Rifinito per bene, l’interno ripropone l’atmosfera austera e sportiva delle altre BMW e può essere impreziosito con la strumentazione interamente digitale che, però, ha limitate possibilità di personalizzazione e non è sempre immediata nella consultazione. Gli impianti multimediali sono evoluti, possono disporre di scheda sim integrata e usufruire dei tanti servizi on line proposti dalla casa.
I prezzi sono piuttosto alti e la dotazione di serie non è sempre completa. I motori sono tutti validi; i più equilibrati in fatto di costi e prestazioni sono il 2.0 diesel da 150 CV della 118d e il 1.5 turbo a tre cilindri da 136 cavalli della 118i a benzina.